1899 – 2024 VERDI TEATRO
LO SPETTACOLO CONTINUA

VERDI TEATRO - Foto d'Archivio

VERDI TEATRO
125 Anni di Storia e Cultura a Genova

Lo spettacolo continua nel 2024. Nel cuore di Sestri Ponente a Genova, un gioiello architettonico e culturale si prepara a festeggiare un traguardo straordinario: i 125 anni del Teatro Verdi. Con l’annunciata riapertura nel 2024, la città celebrerà non solo un edificio storico, ma un simbolo vivo della sua identità artistica e comunitaria.



Un viaggio nel tempo: le origini

Tutto ebbe inizio nel 1858 con il vecchio e glorioso Teatro Sociale, situato in Piazza dei Micone. Sebbene fosse un punto di riferimento per gli amanti dello spettacolo, fu costretto a chiudere a causa delle sue condizioni strutturali, giudicate “indecenti” e “pericolose” dalla Regia Prefettura.
La passione per l’arte e la cultura non si fermò. Nel 1898, l’impresario Giacomo Bo e il costruttore Bartolomeo Merlo ottennero dal Comune di Genova il permesso di costruire un nuovo teatro. Affidati all’impresa edile Gin del Viale, i lavori durarono circa due anni, dando vita a una struttura maestosa e innovativa per l’epoca.


il Verdi e Piazza Oriani
Il Verdi e Piazza Oriani negli anni 60


Un’architettura che ispira

L’interno del teatro, progettato con una linea architettonica a ferro di cavallo, vantava due ordini di gallerie, ventiquattro barcacce e un palco centrale destinato alle autorità. All’esterno, una stele sormontata da una figura femminile suonante una lunga tromba dominava la scena. Un nastro avvolgeva la stele, riportando i nomi dei cittadini illustri di Sestri Ponente:
Giambattista da Sestri, pilota nella spedizione di Magellano
Fra Oliverio, amministratore del Molo Vecchio e architetto di Palazzo San Giorgio
Antonio Travi detto “il Sestri”, pittore del Seicento
Oberto Foglietta, letterato e poeta dialettale
Casimiro Corradi, fondatore e maestro della banda municipale
Le loro figure erano dipinte sullo sfondo di un panorama industriale di Sestri, rafforzando il legame tra il teatro e la comunità locale.
Dal 2001 è sottoposto a vincolo di tutela da parte della soprintendenza e fa parte del catalogo dei beni culturali italiani.


Gilberto Govi al Verdi
Gilberto Govi: registrate al Verdi le sue commedie Rai


Dal 1899 a oggi: un palcoscenico di stelle

Alla fine dell’estate del 1899, il Politeama Verdi apriva le sue porte al pubblico. Nel 1901, in onore del grande compositore italiano Giuseppe Verdi, il teatro e la piazza antistante furono a lui dedicati. Da allora, il VERDI ha ospitato alcune delle figure più iconiche del panorama artistico nazionale e internazionale.
Artisti del calibro di Gilberto Govi, che qui registrò le sue commedie poi trasmesse dalla RAI, e stelle internazionali come Lindsay Kemp, Philip Glass e Astor Piazzolla hanno calcato il suo palcoscenico. Grandi nomi italiani come Lucio Dalla, Giorgio Gaber, Dario Fo e Silva Koscina hanno contribuito a rendere il VERDI un tempio dell’arte e della cultura.


Lindsay Kemp e David Bowie
Lindsay Kemp e David Bowie


VERDI TEATRO
1899-2024: uno sguardo al futuro

Oggi, mentre ci prepariamo a celebrare questo importante anniversario, il testimone passa a Boavida e (allo staff di Goa-Boa), che con alcuni dei suoi componenti hanno prodotto – tra gli anni 80 e 90 – concerti straordinari che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del teatro e sono ancora vivi nella memoria di chi vi ha assistito: Sylvian & Fripp, Wim Mertens, Psychedelic Furs, Dead Can Dance, Working Week, Peter Hammil, That Petrol Emotion, Fuzztones, Died Pretty; ma anche Litfiba (17 Re) Mau Mau (Bass Paradise), Timoria (Viaggio senza Vento), Maciste Contro Tutti con CSi, Ustmamo, Disciplinatha,  spesso introdotti da artisti a km zero tra cui The Sleeves, Lost in quegli anni particolarmente attivi.


SYLVIAN & FRIPP - Genova, Teatro Verdi 1993
SYLVIAN & FRIPP – Genova, Teatro Verdi 1993 
Foto: Alessandro Mazzitelli






Sul palco del Verdi

Alcuni artisti per i quali abbiamo avuto il privilegio di produrre i loro concerti.

PSYCHEDELIC FURS al Verdi nel 1984 poi con Guadagnino nel 2017 in “Chiamami col Tuo Nome”


WIM MERTENS al Verdi nel 1985 poi con Greenaway nel 1987 per “Il Ventre dell’Architetto”


DEAD CAN DANCE in una rara registrazione; live al Verdi il 9.11.87


Dal Giappone alcuni estratti del tour di SYLVIAN & FRIPP  che fece tappa al VERDI il 12.11.93 mettendo in mostra una formazione di straordinari musicisti.